La Luna Azzurra di Urano

 

 

Che lo Shgjerk colpisca chi ha osato oshk layhshn il mio popolo!

Inakhshkay o aykshtoyn sh ak con le lagrime agli occhi e a nulla valgono le mille preghiere che ho rivolto a Thari perché ci aiuti, non tanto per la mia vita che non vale più di quella di ogni altro, ma piuttosto per la mia gente, o meglio, per mia moglie Wythth che giace kryp tri knam el accanto a me dato che è l’ultima donna degli Hydra.

Sokjecteyn al en okbashto, anykhtoyn dru kval URANO debryd vdray shtoycro sh o VOYAGER, ekla dru vlay, kryp drashksh suscitando in noi un’enorme gioia! Non potevano immaginare che kroshkey jectna el kryp fossero crudeli fino a questo punto. Oggi ho capito che si tratta soltanto di una minoranza, la quale tiene all’oscuro il resto dell’umanità: oykhsh kna vel che gli Hydra esistano!

Non hanno mai trasmesso alla televisione quelle immagini del Voyager che mostrano le bellezze della luna azzurra di Urano!

E neppure la successiva missione Mycroft, quando le due navi spaziali Vladimir e Chain atterrarono sulla nostra luna natale caricando i primi trecento prigionieri.

Ah, che lo Shgjerk li colpisca tutti per quello che hanno fatto!

L’uomo ha sempre temuto di incontrare razze aliene ostili, ha sempre avuto paura che le civiltà extraterrestri fossero più progredite della sua e, nel momento in cui è venuto a fare la conoscenza di un popolo, forse ancora barbaro e incivile, che però pian piano sta percorrendo la sua strada, non ha pensato altro che ad incatenarlo e a farlo schiavo.

A cosa sono servite le angherie che i vostri negri hanno dovuto sopportare quando furono rapiti dalla Madre Africa? Non avete imparato nulla da quelle pagine di sofferenza?

Purtroppo, per noi le cose sono andate diversamente. Ingdvy shjenokte el an agrvl dza, el an gvrodrak dza el an o.

El drayk laboratori di genetica dove alcuni di noi erano rankdshkrosh kveyn drsat strani esperimenti. Ksayt el an agrvl inakhshkay la nostra anatomia identica a quella terrestre che dvrayn dsat shkhshayn kvral moltissime analisi. Intanto la mia gente continuava ad essere segretamente trasferita sulla Terra finché, di tutti i diciannovemila abitanti della luna azzurra di Urano, non ne rimase più nessuno. Donne, bambini, gloynkshock, strayshkdval eldam, la luna azzurra era ormai priva di vita.

Il mio popolo sognava la libertà dalle segrete celle dove era rinchiuso e chissà…forse si era illuso che un giorno avrebbe potuto vivere in pace sulla Terra, se non addirittura tornare su Urano.

No, niente di tutto questo potrà mai accadere al mio popolo!

E’ tardi ormai… E’ tardi…

(Ho interrotto per qualche minuto la mia narrazione. Mia moglie Withth è spirata proprio in questo momento e con lei ogni speranza di rinascita per il mio popolo. Devo essere veloce. Sono rimasto solo, ora… sono l’ultimo uomo degli Hydra!

Il mio piccolo amico Mike ha promesso che consegnerà questa lettera ad una persona importante. E’ di colore lui. Mi ha parlato molte volte del suo popolo reso schiavo dagli stranieri ed ha creduto alla mia storia, sebbene dubito che abbia capito tutto quello che ho detto. Conosco soltanto poche parole d’inglese e non saprei come scriverle.

E’ finita ormai. Che lo Shgjerk perdoni l’uomo per quello che ha fatto e lo aiuti a comprendere i suoi errori!

Potevamo essere amici dei terrestri; forse un giorno saremmo potuti arrivare al loro grado di civiltà… Ma cosa dico …, al loro grado di inciviltà.

Alyknaish el kshaysh na el bayshcroy kna drayn; kvayl aykshtoyn tri knam, kryp tri kvel. E’ assurdo che non abbiamo pensato che saremmo potuti morire a causa di qualche malattia. Già, sulla Terra esistono migliaia di malattie che potrebbero essere letali per gli Hydra. Sciocchi, pensavano di aver risolto il problema!

Ricordo tutti quei vaccini contro Tbc, Malaria, Tetano; oh, decine di vaccini… e il mio popolo andò a morire per un’epidemia di raffreddore. E’ proprio colpa del destino!

Addio, universo.

                                                                                                                        Dvroy Kayshnak,

                                                                                                            Ultimo uomo degli Hydra.

 

 

 

Credevo si trattasse di uno scherzo, o meglio, di uno di quei soliti giochi che organizza mio figlio Brian insieme a quello scavezzacollo del suo amico Mike, quando trovai quella lettera sopra la mia scrivania. Quella strana lingua mi affascinò immediatamente e Brian mi giurò che si trattava di una cosa seria, importante e soprattutto autentica. Ne feci elaborare il contenuto al terminale centrale della New York Electronics, con l’ausilio di alcuni recenti software di traduzione automatica, e alla fine, dopo tanto lavoro, ne abbiamo ottenuto il testo che avete appena letto, scoprendo una umanità e un senso di sofferenza non comuni, oltre alla gravissima denuncia e agli eventi straordinari di cui si viene a conoscenza. Alcune parti non sono state ancora completamente tradotte, ma abbiamo preferito risparmiare tempo, visto che il senso è chiaro. Spero che attraverso questa scoperta qualcuno trovi le giuste responsabilità. Credo che, da parte mia, non ci sia bisogno di ulteriori considerazioni.

 

                                                                                                Il capo del personale addetto ai Terminali della

                                                                                                New York Electronics.